Gli imprenditori calabrese a Cariati: “Si può investire anche qui”

INVESTIRE IN CALABRIA

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Investire in Calabria è possibile, nonostante la crisi generalizzata della produzione e dei consumi.

“Investire in Calabria si può. Investire in Calabria si deve”.

È il leit motiv del Workshop organizzato dall’azienda iGreco di Cariati, una delle realtà produttive più note nel panorama internazionale nel campo della trasformazione agroalimentare

Investire in Calabria si può, ed un valido supporto lo fornisce Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, che agisce su mandato del governo per accrescere la competitività del Paese, in particolare del Mezzogiorno, e per sostenere i settori strategici per lo sviluppo. I suoi obiettivi prioritari sono: favorire l’attrazione di investimenti esteri, sostenere l’innovazione e la crescita del sistema produttivo, valorizzare le potenzialità dei territori. Lo spiega il presidente di Invitalia, Giancarlo Innocenzi Bozzi, illustrando tutte le agevolazioni che fornisce l’agenzia governativa per la promozione dello sviluppo territoriale: “Gli imprenditori calabresi, che godono di un valore aggiunto, rappresentato dalla  proverbiale tenacia, lottano ogni giorno tra mille difficoltà, ma riescono ad imporsi all’attenzione dell’economia globale, malgrado handicap strutturali che frenano lo sviluppo reale”.

Ma ci sono “freni”, per così dire, istituzionali: “Invitalia è al servizio di tutti, ma non tutti si avvalgono della nostra consulenza che è assolutamente gratuita. Avrei avuto piacere ad interloquire con un rappresentante regionale”.

Che non c’è, perché l’assessore calabrese alle attività produttive, Antonio Caridi, dà forfait all’ultimo minuto.

Ma per fare impresa è necessario anche il sostegno di professionisti in grado di “guidare” adeguatamente, e con le giuste competenze, quanti aspirano a contribuire allo sviluppo.

La relazione sulla gestione delle consulenze è del commercialista Giovanni Battista Pisani, dello Studio G&P Consulting.

Si parla di  opportunità mai sfruttate sino in fondo che pure permettono, in modo concreto, di accelerare l’innovazione industriale, promuovendo settori strategici e favorendo le sinergie tra il mondo della ricerca e quello industriale; diffondere l’innovazione tecnologica nella pubblica

amministrazione; incrementare la competitività dei territori favorendo la reindustrializzazione e lo sviluppo delle infrastrutture; valorizzare il patrimonio artistico- culturale e riqualificare l’offerta turistica. Fondendo le energie si può effettivamente innescare un circuito virtuoso ove ciascuno è protagonista ed arbitro del proprio destino, bandendo sterili rivalità e consentendo a tutti di esprimersi al meglio.

Gli imprenditori calabresi, con l’appuntamento organizzato dall’azienda iGreco, hanno modo di confrontare idee e progetti per fare rete e ritrovare, assieme, la strada virtuosa di uno sviluppo sostenibile.

All’incontro, moderato dall’ottima Ilenia Piccioni, del Gruppo Studio 60 – Jureka, hanno partecipato oltre 50 imprenditori calabresi che si raccontano, e raccontano, le loro storie d’impresa in una terra difficile ma così semplice d’amare.

Proposte, suggerimenti, idee, pareri e provocazioni, come quelle dell’imprenditore turistico Alfonso Cosentino, presidente della sezione turismo di Confindustria Cosenza: “Stiliamo un documento che porteremo, brevi manu, al presidente della Regione”.

Ed al Bozzi che dice di aver viaggiato in lungo ed in largo la Penisola ed altri siti del planetario infinito, Cosentino consiglia di fermarsi un momento: “La Calabria serba incredibili bellezze naturali, ed è vero. La Calabria ha un patrimonio artistico non ancora sfruttato appieno, ed è vero. La Calabria è un’oasi per chi anela ad una vacanza “diversa” e fuori dai luoghi comuni, ed è vero. Ma questa terra, al di là della prosopopea virtuale, non può sopportare di essere considerata la Cenerentola d’Europa, perché è anche vero che quaggiù, in quanto ad infrastrutture che agevolano la mobilità delle persone, un diritto naturale, siamo all’anno zero”.

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Author: Cristina

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