La Fondazione con il Sud finanzia il Progetto Parentesi aperta

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Sabato 20 settembre verrà presentato al pubblico il Progetto “Parentesi aperta”, un progetto di sostegno e inclusione per i minori a rischio, finanziato dalla Fondazione con il Sud.
Il Convegno di presentazione  prevede due sessioni: la sessione mattutina si svolgerà a Tortora, alle 10.30, presso la Sala consiliare, sul tema: Sperimentazioni di un welfare comunitario per il futuro.
Dopo i saluti iniziali del sindaco di Tortora Pasquale Lamboglia, di Giuseppe Peri, Presidente Centro Accoglienza L’Ulivo e Coordinatore del progetto, del sindaco di Cetraro Giuseppe AIETA, interverranno Angelo Serio, per il progetto Parentesi Aperta, Don Antonio Pappalardo, Parroco di Tortora, Antonello Grosso La Valle del CSV di Cosenza “Volontà solidale”, Teresa Angona, Referente Agesci – Riviera dei Cedri, Maria A. Sprovera, Direttore Centro Giustizia Minorile Potenza, Don Francesco Lauria – Vicario Episcopale per la Pastorale Giovanile Dioc. San Marco – Scalea.
Nel pomeriggio a Cetraro presso la Sala conferenze Palazzo del Trono alle ore 17.00
Interverranno: Antonio Sandonato per Parentesi Aperta, Don Ennio Stamile, Parroco di Cetraro, Pierangelo Pagliaro e Margaret Voltarelli, Resp. Agesci – Riviera dei Cedri, Sabina Licursi ed Emanuela Pascuzzi del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Unical, Angelo MELI, Direttore Centro Giustizia Minorile Catanzaro.
Presenta il progetto e modera le sessioni: Giovanni Serra della Coop. soc. Delfino Lavoro.
Il programma sperimenta un nuovo modello di percorso riabilitativo per minori soggetti a procedimenti penali, basato su alcune possibili forme di accoglienza, animata dal lavoro di due Centri Diurni (uno su Tortora e l’altro a Cetraro), nei quali si praticheranno le attività principali a favore dei soggetti beneficiari, e finalizzata all’ inserimento lavorativo degli stessi.
Nello specifico, il Progetto “Parentesi Aperta” prende in carico il minore dal momento dell’arresto, quando compare dinnanzi a un giudice minorile, e stabilisce questi possibili percorsi: la famiglia di provenienza, inserita in un sistema di rete di mutuo-aiuto supportato
da un sostegno psicologico e educativo dai servizi del territorio deputati a tale compito, e sostenuto dalla rete di prossimità delle parrocchie o alla rete di volontariato afferente alle parrocchie; se il minore, invece, è un minore straniero non accompagnato con familiari,
può essere affidato a una famiglia segnalata dalla rete delle famiglie individuate come disponibili all’affido di minori, la quale può essere inserita nel medesimo sistema di rete di mutuo-aiuto.
La novità del progetto è il modello di inserimento del minore, ma anche l’ampia rete di realtà territoriali che sosterrà questo percorso: Università, parrocchie, imprese, cooperative, associazioni di volontariato, enti locali.
Il contesto territoriale di riferimento è rappresentato dall’area geografica dell’Alto tirreno lucano e cosentino del tribunale di Lagonegro (PZ, in Basilicata) e nel medio tirreno cosentino del tribunale di Paola (CS, in Calabria).
Al centro di tutto ci sono i due Centri diurni che gestiranno il lavoro di rete e di inserimento.
Soggetto responsabile del progetto è il Centro Accoglienza L’Ulivo di Tortora, mentre i numerosi partner sono: L’associazione culturale di volontariato “Gianfrancesco Serio”, il Comune di Cetraro, il Comune di Tortora, la Cooperativa Sociale Esserci Tutti,
Delfino Lavoro Società Cooperativa Sociale, E.D.I Cooperativa Sociale, Oltre Cooperativa Sociale Arl, la Parrocchia San Benedetto di Cetraro, la Parrocchia Santo Stefano Protomartire, Promidea Cooperativa Sociale e l’Università degli studi della Calabria.

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Author: francesca

autore e collaboratore di ntacalabria.it

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