Cosenza, impianti di depurazione: Ferrara e Parentela incontrano i sindaci

laura ferrara

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Il colpevole ritardo della classe politica calabrese rispetto all’annoso e ormai capillare problema della depurazione in mare – afferma Laura Ferrara– rende urgente un confronto con i Sindaci che per primi hanno la responsabilità amministrativa dei sistemi di depurazione ma che, troppo spesso, lamentano di essere soli di fronte una problematica che dovrebbe essere affrontata anche a livello regionale e nazionale“.

Lunedì 10 agosto, alle ore 11.30, a Cosenza, nell’ ufficio territoriale  di corso Mazzini 175, Laura Ferrara e Paolo Parentela, portavoce del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo e italiano, incontreranno i Sindaci del litorale tirrenico calabrese.

L’incontro, al quale prenderanno parte diversi primi cittadini, permetterà  di capire qual è stato il corto circuito che non ha permesso finora la risoluzione del problema legato alla depurazione che, anziché marginalizzarsi fino a scomparire – continua Ferrara– si è allargato a macchia d’olio anche in territori finora incontaminati, fiore all’occhiello del turismo calabrese.

Diversi i milioni di euro stanziati per la manutenzione e le opere straordinarie degli impianti di depurazione, prima con il Por 2007-2013 e in ultimo gli otto milioni di euro che la Regione Calabria, solo a giugno, ha inviato ai Comuni. Nonostante questa pioggia di fondi la Calabriadichiara l’europarlamentare Laura Ferraraè in coda alla lista delle regioni italiane per qualità della depurazione delle acque dei Comuni.

Troppi sono ancora gli impianti obsoleti, malfunzionanti o incompleti, tanti quelli sottoposti a sequestro per anomalie e irregolarità. Ci sono inoltre le sanzioni dell’Unione europea per il mancato superamento delle criticità ambientali create dall’inquinamento di fiumi, torrenti e anche del mare”.

Al cattivo funzionamento dei depuratori esistentispiega il deputato Paolo Parentelasi aggiunge il problema degli scarichi abusivi in mare e delle abitazioni non connesse alla rete di depurazione. Tutto questo spiega la disastrosa situazione dei nostri mari. Per questa ragione – continua – ho chiesto al governo di eseguire una mappatura subacquea completa che permetta di individuare la presenza di condotte non segnalate o volutamente occultate”.

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