Cosenza, il candidato a sindaco Occhiuto sulle politiche del lavoro inserite nel suo programma elettorale

Mario Occhiuto

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“L’occupazione è un problema molto serio nella nostra regione e nella nostra città”. Lo ha dichiarato il candidato a Sindaco Mario Occhiuto intervenendo oggi pomeriggio alla presentazione della candidatura al Consiglio comunale di Raffaele Cesareo (lista Udc)  – L’obiettivo di una buona amministrazione  – ha detto l’architetto Occhiuto – a mio parere deve consistere nel cominciare a salvaguardare l’occupazione che già si ha (e nella fattispecie penso ai lavoratori delle Cooperative sociali, ai precari, ai dipendenti delle strutture private oltre che pubbliche), facendo in modo di migliorarne le condizioni esistenziali a partire dai salari. Contemporaneamente, inoltre, occorre migliorare l’efficienza dei servizi intesi, nel caso delle stesse Cooperative, come un interscambio solidale fra chi riceve questi servizi e chi viene gratificato nel fornirli, per un rapporto insomma di reciproca utilità tra cittadini.

Essere messi nelle condizioni di fare bene il proprio mestiere significa infatti accrescere la qualità di ciò che si fa. Ma come possiamo salvaguardare o creare il lavoro sia per i dipendenti pubblici sia per quelli delle strutture private? Io dico che si può fare creando occupazione permanente sul territorio – è la risposta di Mario Occhiuto – attraverso un aiuto concreto alle imprese che producono ricchezza (ricchezza da intendere come attività economica che abbia una ricaduta sul territorio).

Nei giorni scorsi, ho incontrato i rappresentanti della Confesercenti, ne ho ascoltato richieste ed esigenze. So comunque da sempre che le imprese del cosentino – prosegue il candidato alla poltrona di Palazzo dei Bruzi – hanno la necessità di restare sul mercato con stimoli non soltanto finanziari. Il Comune nel quale operano deve poter dare loro centralità per rifiorire. Io sono convinto che stare accanto ai commercianti ed agli artigiani, voglia dire anche incentivarli con tipologie di sostegno culturale e non specificamente economico.

Riguardo al nostro centro storico, penso ad esempio ad un luogo di produzione delle Sculture, penso ad una collaborazione prolifica con l’Università della Calabria e con il Dams, penso a una sua rinascita come ad una sorta di quartiere Soho londinese e newyorchese, dove i laboratori formativi possano accorpare energie, fermenti giovanili, vivacità creativa. Il lavoro non va inteso esclusivamente nel senso tradizionale del termine – continua Mario Occhiuto -, il concetto di produttività va esteso anche alla moda, al design, alle arti visive. Ecco: una città aperta alle innovazioni culturali, che sappia attirare talenti, è così che vedo la mia Cosenza.

Perché così si sviluppa l’economia, con l’innovazione, con le idee, con il nuovo. I giovani – conclude Occhiuto – non soltanto devono stare, ma devono tornare”.

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Author: Maria Cristina Condello

Maria Cristina Condello ha conseguito la laurea Magistrale in "Informazione, Editoria e Giornalismo" presso L'Università degli Studi Roma Tre. Nel 2015 ha conseguito il Master di Secondo Livello in "Sviluppo Applicazioni Web, Mobile e Social Media". Dal 2016 è Direttore Responsabile della testata giornalistica ntacalabria.it

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