Bisignano (Cs), Algieri sulle problematiche del fiume Crati

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di Mario Guido

Andrea Algieri, giovane assessore del comune di Bisignano dimostrando di avere veramente a cuore la soluzione dei vari problemi che riguardano la realtà della sua comunità e dopo avere sollecitato l’attenzione dei vertici del governo regionale calabrese con un accorato appello sulla precaria situazione della zona industriale di Bisignano, si rivolge ora al presidente dell’Amministrazione Provinciale di Cosenza,  per un altro grosso problema che è rappresentato dal fiume Crati il cui corso necessita di essere messo in sicurezza al fine di evitare le continue esondazioni che arrecano danni sempre maggiori al territorio ed alla popolazione che vi vive e lavora.

Nel suo ennesimo documento l’assessore Algieri così scrive: “Da quasi quattro anni, attraverso i media, si sta chiedendo la messa in sicurezza del fiume con un intervento di bonifica atto a ripristinarne il letto e gli argini, soprattutto nei tratti che attraversano le popolose contrade di Macchia dei Monaci e Frassia.

Gli argini in queste contrade sono gravemente compromessi dalla deviazioni naturali del corso d’acqua che stanno causando, in vari tratti, frane della  strada a ridosso e dei terreni limitrofi.

La situazione  – prosegue nel documento l’assessore Algieri – è , a dir poco, preoccupante in quando un’eventuale inondazione potrebbe causare straripamenti incontenibili con conseguente alluvione dei terreni agricoli, aziende e abitazioni di queste contrade.

Ciò che si è verificato lo scorso inverno- scrive ancora Algieri – quest’anno potrebbe essere molto più grave a causa della totale mancanza di opera di bonifiche programmate.

La Provincia di Cosenza, Lei Presidente Oliverio – continua concludendo l’assessore nel suo documento – dopo le innumerevoli segnalazioni e richieste di interventi, responsabilmente, penso che avrebbe potuto effettuare un intervento programmato.

Conosco perfettamente il momento difficile in cui versa la Regione, la Provincia e la Nazione intera, ma credo che gli effetti di futuri aggravamenti del problema non gioverebbero a nessuno”.

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