Catanzaro, tutto pronto per la Giornata Mondiale del Diabete

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Un disturbo dell’udito che si sviluppa entro i 40 anni di età può essere la prima spia di un diabete non conosciuto. Domani si celebra la Giornata Mondiale del Diabete e gli esperti lanciano l’allarme: il 45% dei diabetici, oltre 1,5 milioni di italiani e circa 77 mila persone in Calabria, convive anche con una perdita uditiva e l’ipoacusia aumenta – come emerge dal Consensus Paper “Diabete e Udito” promosso da Amplifon – il rischio di cadute con conseguenti traumi, di isolamento sociale fino alla depressione, di alterazioni cognitive fino alla demenza. Quasi 171 mila calabresi sono diabetici e si calcola che abbiano un rischio doppio (2,15 volte più elevato) di sviluppare un deficit dell’udito.
 
“Il diabete va anche ascoltato: un disturbo dell’udito che si sviluppa prima dei 40 anni può essere un campanello d’allarme strettamente legato a una condizione di iperglicemia o di diabete non conosciuto. Si tratta di una riduzione progressiva della capacità uditiva, che interessa soprattutto le alte frequenze e che può anche essere espressione di una malattia genetica. Solitamente, in questi casi, l’ipoacusia compare molto prima del diabete. Monitorare le alterazioni della glicemia e intervenire tempestivamente per correggerne, quando necessario, i valori può prevenire i danni d’organo come la retinopatia, la neuropatia, la nefropatia e la cardiomiopatia, che rappresentano le complicanze più comuni e più temibili di questa malattia. Di conseguenza, il controllo e il trattamento immediato dell’ipoacusia con gli apparecchi acustici, quando indicato, impedirà tutte quelle alterazioni sulla sfera sociale, psicologica e cognitiva tipiche di una perdita uditiva trascurata”, ha spiegato il dott. Antonio De Caria, Audiologo dell’Ospedale di Piacenza.
 
Gli esperti richiamano l’attenzione sulla “relazione pericolosa”, troppo spesso sottovalutata, tra diabete e ipoacusia, che mette insieme due emergenze sociali e globali in forte crescita. Si stima che entro il 2035 ci saranno oltre 592 milioni di diabetici nel mondo, con una crescita del 55%, mentre le persone con un disturbo dell’udito raddoppieranno entro il 2050, superando il miliardo. “Il diabete è una patologia cronica – commenta il professore Salvatore Caputo, Presidente di Diabete Italia – e i pazienti devono convivere con questa malattia 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana per 365 giorni all’anno. Ben venga il Consensus Paper promosso da Amplifon, che permette di aumentare la consapevolezza del legame tra diabete e ipoacusia, favorendo la diagnosi precoce di un eventuale disturbo dell’udito e agli audiologi di dar vita a strategie terapeutiche più adatte ai diabetici nella scelta e nel fitting degli apparecchi acustici, considerando per esempio la loro maggiore sensibilità al trauma acustico o la loro predisposizione a manifestazioni e infezioni cutanee”.
 
Il 65% dell’ipoacusia che si riscontra nei diabetici riguarda le alte frequenze, mentre nel 26% dei casi sono interessate le frequenze medio-gravi. Gli esperti hanno identificato tre fattori di rischio che nelle persone diabetiche favoriscono lo sviluppo di un deficit dell’udito:
1)    livelli di colesterolo HDL inferiori a 40 mg/dL (aumento del rischio, rispetto a un non diabetico, di 2,20 volte per le frequenze medio-gravi);
2)    malattie coronariche (aumento del rischio di 4,39 volte per le frequenze acute);
3)    neuropatia periferica (aumento del rischio di 4,42 volte per le frequenze acute).
 
Il diabete va ascoltato. Dal Consensus Paper “Diabete e Udito” emerge chiaramente la necessità di inserire l’esame audiometrico nel controllo annuale del paziente diabetico e di far sì che l’udito diventi un abituale argomento di discussione con il proprio medico di fiducia. Dall’altro lato, però, anche un deficit dell’udito può essere la spia della presenza di diabete ed è dunque opportuno monitorare la glicemia nelle persone con ipoacusia, così da diagnosticare e trattare precocemente un’eventuale condizione di diabete.

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Author: francesca

autore e collaboratore di ntacalabria.it

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