Villa San Giovanni, Io C’ero

Questo post é stato letto 37670 volte!

Riceviamo e pubblichiamo:

Non ho un colore politico, ma ho un’idea che oggi ha incontrato le altre, nella piazza della Chiesa di Cannitello di Villa San Giovanni. Un’idea vergine, e bianca. Un’idea che oggi si è tinta di indignazione vedendo la Sinistra italiana non partecipare attivamente, coscientemente, valorosamente, a quella che avrebbe dovuto essere la più grande manifestazione nazionale contro la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina.
A 23 anni capisco cosa significano i termini “non-violenza” , “no-global” , “pluralismo”. Purtroppo resto ottusa nel comprendere la Sinistra, organizzatrice di eventi, quando, un uomo, che sbraitando sul palco ha avuto un infarto ed è caduto, e non riesce a prestargli aiuto, perchè non dispone preventivamente un’ambulanza per il primo soccorso. E i promotori stanno li sul palco, commossi, urlando: ” abbiamo legittimato l’evento riprendendo tutto. Abbiamo documentato questo tentativo di assassinio che ha portato avanto lo Stato “. Ma cinque minuti prima era cominciato l’assalto alla polizia, e i lanci delle bottiglie. La Sinistra pacifista.
” Vai cretina, riprendi la notizia che ti fa mangiare ” è la frase di disprezzo, vomitato, di una ragazza che urla ad una cameraman che vuole riprendere la scena dell’imbarco dell’uomo su un furgone della Polizia che, per lal fretta, parte con lo sportello aperto per raggiungere l’ospedale più vicino. Ragazza, senza i media, la legittimazione di cui sopra non ce l’hai. Sinistra che dorme sui marciapiedi del lungomare di Cannitello e che, nonostante la presenza di 10 bagni chimici, urina in spiaggia. La Sinistra che vuole partecipare fino a notte fonda, che viene dalla Sicilia, ma alle 16:00 c’è il treno del ritorno. ” Presto, che non possiamo perdere tempo qui “.
La Sinistra divisa che non sa chi partecipa o no. Ulderico Pesce prende la parola, grida, si agita, si emoziona, riceve un applauso. Racconta ad un centinaio di persone la storia di 5 anarchici partiti alla volta di Roma per rilasciare confessioni sulle stragi degli anni ’70, si lamenta della mancanza delle bandiere del PD, e dei loro sostenitori.
Colpo mancato! C’erano 3 partecipanti da Messina, più un non ben noto segretario di qualcosa.
Sono le 16:25, piove leggero su Cannitello. Sembra ridere questa pioggia.

Serena Minnella

Questo post é stato letto 37670 volte!

Author: Francesco Iriti

Storico Direttore di www.ntacalabria.it, ed ideatore insieme a Nino Pansera della testata ntacalabria.it, é giornalista pubblicista dal 2008. Laureato in Scienze della comunicazione, ha di recente pubblicato il libro " E' un mondo difficile". Ecco il link per acquistarlo http://amzn.to/2lohl4U. Lavora come Digital Marketing Manager in Irlanda.

3 thoughts on “Villa San Giovanni, Io C’ero

  1. Al di là delle considerazioni personali, rimane il fatto che una persona ha perso la vita. Davanti a queste sciagure la fede politica viene messa da parte e non strumentalizzare anche la morte di chi é sceso in piazza per esprimere il proprio punto di vista.

  2. salve a tutti,
    mi permetto di dire che le cose non sono andate esattamente così….è vero che mancava il pd, ma la sinistra non è solo il pd e tutto il resto c’era…e poi in quella piazza, per fortuna, non c’era e non ci doveva essere solo la sinistra….gli organizzatori hanno lavorato costantemente per la riuscita, la tranquillità del corteo e la sicurezza dei manifestanti, per la propria parte…chi dovrebbe tutelare “l’ordine pubblico” e predisporre presidi sanitari non sono i manifestanti o gli organizzatori o men che meno la sinistra, ma tutti quegli enti come la questura che nelle conferenze dei servizi predispone in ogni minimo particolare i parcheggi ed i divieti di sosta, ma non prevede un’ambulanza fino alla fine della manifestazione…io non so se un’ambulanza sarebbe servita comunque, quello che so e che non c’era, io ero là… e se c’eri anche tu avrai visto quella che sbagliando definisci “la sinistra pacifista” che si è frapposta evitando ogni scontro tra una decina di esagitati e un gruppo di poliziotti che scappava letteralmente dalla piazza, quando la situazione si è “scaldata”…. la rete no ponte ha fatto la propria parte e le responsabilità che io spero un giudice possa accertare, non sono di certo da ricercare nella “sinistra” o negli organizzatori…. le forze dell’ordine che hanno terrorizzato i commercianti ed i cittadini per l’arrivo degli “unni no ponte” non sono stati in grado di tutelare i manifestanti e l’ambulanza che ci sarebbe dovuta essere non c’era….parliamo di fatti per favore, non di valutazioni e personali….

  3. “Purtroppo resto ottusa nel comprendere la Sinistra, organizzatrice di eventi, quando, un uomo, che sbraitando sul palco ha avuto un infarto ed è caduto, e non riesce a prestargli aiuto, perché non dispone preventivamente un’ambulanza per il primo soccorso”

    Studi giurisprudenza alla mediterranea, e ti incarti in cosi poco. I soccorsi sono arrivati da medici presenti al corteo che sono venuti per manifestare. Per quanto riguarda le ambulanze, non è l’organizzazione che le deve fare arrivare materialmente sul posto. Si sono fatti tanti incontri istituzionali per non lasciare nulla al caso.
    Quello che deve essere messo in evidenza è che a fronte di un dispiegamento di forze dell’ordine cosi massiccio, la disponibilità di mezzi per il soccorso sanitario era di 1 unità, tra l’altro non presente durante il malore di Franco Nisticò.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *