Tutto pronto per la finale del Cantagiro di Enzo De Carlo

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“Oltre a restituire valore alla musica leggera dandole l’opportunità di trasmettere emozioni, il Cantagiro continua a essere una pietra miliare nel panorama dello spettacolo italiano, capace allo stesso tempo di far emergere nuovi talenti canori attraverso una competizione garbata e riportare lo spettacolo musicale dal vivo nelle piazze, coinvolgendo un pubblico di tutte le età”. Racconta così il produttore calabrese Enzo De Carlo, dal 2005 Patron del Cantagiro, a pochi giorni dalla finale di una delle più note manifestazioni canore, in programma a Fiuggi venerdì 7, sabato 8 e domenica 9 ottobre.

“Certo non è facile – prosegue ancora emozionato – soprattutto in una società e in un’epoca in cui a rubare la scena sono troppo spesso i talent show, ma a me le scommesse sono sempre piaciute”. E’ forse proprio perciò che una decina di anni fa – credendo nella storicità e nell’importanza di questo noto appuntamento canoro – De Carlo decise di acquistare il marchio della manifestazione, che dopo un periodo di grande splendore stava avendo un fermo, e a ricominciare a organizzare l’evento. E’ iniziato così il recupero di un importante pezzo della storia televisiva e culturale italiana, che – grazie all’entusiasmo e all’intuito del nuovo Patron, capace di rinnovarne la formula –in questi ultimi anni è tornato a imporsi all’attenzione del grande pubblico e dei media.

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E mentre sono ancora tanti quelli che ricordano la carovana canora che fin dal 1962 attraversava il nostro paese animandone le estati con tour live e consacrando i successi di grandi talenti (da Adriano Celentano a Peppino di Capri, da Gianni Morandi a Rita Pavone, e ancora l’Equipe 84, i Nomadi, i Pooh, Caterina Caselli, Little Tony, Domenico Modugno, e Lucio Battisti), continua a crescere il numero di coloro i quali, soprattutto tra i più giovani, seguono tutto l’anno il Cantagiro e si preparano a scoprirne le voci emergenti durante le battute conclusive.

Dopo mesi di casting, audizioni e selezioni che, da nord a sud, hanno attraversato lo stivale toccando tutte le regioni italiane e oltre 100 città, sabato 8 ottobre al Teatro Comunale di Fiuggi, verrà decretato il vincitore della kermesse musicale.

Tantissimi, ancora una volta, i concorrenti in gara. Saranno oltre 200, quest’anno, tra interpreti, cantautori, rapper e band pronti a contendersi il titolo, arrivato nel 2015 fino in Sardegna grazie alla grinta della 19enne Chiara Pilosu che, con la suggestiva ballata dal tipico sapore franco provenzale “Un Peu de Folie”, ha vinto sulle orme di quei grandi della musica leggera che hanno spiccato il volo proprio partendo dal Cantagiro.

E se l’insindacabile metro di giudizio della giuria tecnica, composta da volti noti della nostra discografia, da musicisti, da esperti del settore e da personaggi del mondo dello spettacolo, prenderà in considerazione le potenzialità canore di queste nuove voci del panorama musicale italiano e la loro capacità di esibirsi in diretta su di un palco, sera dopo sera, la difficoltà dei concorrenti starà anche nel presentare brani inediti che non saranno valutati soltanto per l’orecchiabilità della melodia o per l’arrangiamento, ma anche per la qualità del lavoro che, nel suo insieme, dovrà risultare “assolutamente completo e interessante da un punto di vista musicale” – come spiega il Patron della manifestazione Enzo De Carlo – annunciando che “i migliori saranno inseriti nella Compilation del Cantagiro, la cui presentazione è prevista a Sanremo nel periodo del Festival della Canzone Italiana”.

Pressoché impossibile fare un identikit dei giovani, talentuosi partecipanti della manifestazione: non soltanto per le diverse fasce d’età presenti alla competizione (si va dai 6 anni in poi), ma anche per i generi musicali proposti (tra cui quelli del lirico pop e del folk), per gli idiomi utilizzati (a scelta tra un dialetto, una lingua straniera o l’italiano) per la predisposizione dei brani da ciascun partecipante e per le nazionalità che li contraddistinguono.

Se in Italia, infatti, il Cantagiro Tour ha selezionato durante tutto l’anno le migliori voci da portare sul palco per le finali, in terra straniera altrettanti casting della stessa organizzazione hanno decretato i partecipanti della finale internazionale di venerdì 7 ottobre.
Anche per loro, come per gli altri, requisito indispensabile sarà la presentazione dell’inedito, ma in questo caso il regolamento vuole che, a prescindere dalla lingua con la quale è scritto, contenga almeno quattro parole in italiano.

“Un modo come un altro – ha detto Elvino Echeoni, direttore generale della manifestazione – per avvicinare concretamente le generazioni più giovani che non vivono nel nostro paese alla nostra lingua, magari riuscendo a fargli apprezzare la musicalità che la contraddistingue. Troppe volte, purtroppo, si dimenticano le origini: è quanto avviene per le seconde o le terze generazioni di italiani cresciuti all’estero. In questo modo tanti nipoti di emigrati troveranno uno stimolo per avvicinarsi o riavvicinarsi alla nostra cultura”.

Tanto spettacolo, canzoni a non finire, grandi ospiti, ma anche diverse sorprese in programma. A cominciare proprio dalla carovana di auto d’epoca che, venerdì 7 e sabato 8, porterà in trionfo per le strade di Fiuggi i finalisti della gara e i tantissimi big chiamati a festeggiarla dando di nuovo vita a quel carosello di musica, colore e spettacolo a cui solo il Cantagiro sa dare vita.

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Author: redazione.news

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