Virginia Iacopino su guerra e religione

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LE MOSCHEE SONO LE NOSTRE CASERME,LE CUPOLE I NOSTRI ELMETTI,I MINARETI LE NOSTRE BAIONETTE (Ziya Gokolp poeta turco)

Lo stato turco moderno lo costituì il generale Mustafa Kemal detto Ataturch che significa padre della Turchia. Egli, nel 1922, depose l’ultimo sultano ottomano Maometto VI. Proclamò la repubblica democratica e divenne presidente. Fu il più grande leader del ventesimo secolo. Avrebbe voluto fare della Turchia una nazione laica democratica senza che l’Islam o il Cristianesimo o nessuna altra religione fossero più considerate religioni politiche inserite nella costituzione perchè storicamente furono sono e saranno pericolose minacce insensate dalle guerre di religione che nascondono fini materiali che apportano alle chiese che le rappresentano indebite ricchezze elargite dagli idolatrori di immagini e oggetti divini da cui in cambio si aspettano miracoli di ogni genere. Le guerre di religione non smettono mai, minarono e minano continuamentte la pace civile. Ataturch affermava:non c’è alcun Dio,ci sono le catene con cui i preti e i cattivi governanti inchiodano il popolo credulone. Si augurava di vedere tutte le religioni affondare nel profondo del mare senza avere alcuna possibilità di emergere. In questa sua profezia si sbagliò clamorosamente. Si scontrò con Menderes primo ministro e fu perdente. Menderes infatti riuscì a far ritornare la Turchia all’islamizzazione religiosa di stato,al fanatismo sfrenato,alla disciplina degli insegnamenti delle moschee caserme,al ritorno delle preghiere in lingua araba e obbligò ad indossare il velo simbolo religioso come lo è la tunica e la croce e ogni altro oggetto religioso spaventapasseri. Menderes tentò di avvicinarsi all’Unione Sovietica solo per gestire affari commerciali di stato. Era un accanito anti marxista e faceva arrestare i giornalisti che non lo compiacevano. Censurò la stampa che lo attaccava per cui divenne sempre più impopolare tra gli intellettuali e studenti.Tentò un colpo di stato che fallì. Sciolse il suo partito,arrestato, fu messo sotto processo con imputazione di attentato alla laica costituzione.Fu impiccato insieme ad alcuni suoi principali collaboratori. Alla congiura prese parte attiva l’America che aveva paura che l’avvicinamento all’Unione Sovietica avrebbe mandato in aria i loro piani anticomunisti.Sono in tanti a non conoscere,ad ignorare completamente le nefandezze della chiesa cristiana cattolica croata che,in nome della religione,nel 1942-43 allestì campi di sterminio comandati da Ante Palevic e altri sacerdoti ricevuti regolarmente in Vaticano da Papa Pio VII. A differenza dei nazisti che uccidevano le loro vittime prima di cremarli,i cattolici croati li bruciavano vivi.Tutto questo fece insorgere perfino alcuni ufficiali della sicurezza delle SS di Hitler.Il Papa ben informato non fece nulla per impedire ciò.Nel 1954 il Cardinale Spellman portavoce del Vaticano definiva gli americani truppe di Cristo che temevano la vittoria elettorale dei comunisti VietminLa parabola discendente dell’impero ottomano incominciò con il sultano Selim II che subì la disfatta navale di Lepanto (1571).Perdette l’Ungheria,dovette rinunciare alla Dalmazia,Albania,Erzegovina,Grecia ecc.
Erdogan sogna,crede di riformare l’impero ottomano moderno di cui diventerà sultano-califfo musulmano.Sostanzialmente corrisponde allo stesso sogno di Anghela Merkel che nel 2003,sfidando la forte opposizione pubblica si dichiarò favorevole all’invasione dell’Iraq come azione inevitabile all’affiancamento americano.Impedì alla Turchia di far parte dell’Unione Europea,incontrò il Dalai Lama in una conversazione privata per le sue proteste contro la Cina comunista.Erdogan attacca la Merkel affermando che dovrebbe rivedere gli accordi sugli emigranti rifuguati in Turchia in campi appositamente costruiti.La Merkel avrebbe dovuto contribuire,cosa che solo all’inizio fece per la convenienza della chiusura della via balcanica.Il business dell’emigrazione clandestina adesso è in mano ai nigeriani che fanno affari miliardari sulla pelle degli sventurati.il padre padrone della repubblica Turca,Erdogan, attraverso elezioni che puzzano di imbrogli,batoste e violenze per non far recare alle urne i suoi avversari.Erdogan proviene dal mondo di quelle confraternite islamiche oscure che costituiscono sottobosco e fanno parte integrante della sua schiera politica.Anche la destra conservatricee fondamentalista cattolica Polacca è un connubio esplosivo che si allinea così come Erdogan al controllo sull’esistenza delle persone non solo nel campo della sfera affettiva e sessuale ma anche nell’ambito delle rappresentazioni simboliche.La bandiera turca è fortemente simbolica.La stella a 5 punte (ieri ad 8 punte) indica le cinque colonne dell’Islam che regolano la vita religiosa dei credenti in stretta relazione con la vita sociale e politica.La prima colonna dell’Islam è la professione di fede testimoniata in modo pubblico ed ufficiale per mezzo della seconda colonna cioè la preghiera da effettuarsi al mattino,a mezzogiono,al pomeriggio,alla sera e alla notte.La terza colonna è l’offerta dell’elemosina che è un obbligo per i fedeli che debbono condividere le loro ricchezze con i meno abbienti e con i fratelli di fede in stato di necessità privilegiando gli orfani e i malati.Il digiuno del venerdì e del mese del ramadan è rappresentata dalla quarta colonna come forma di ringraziamento per i doni della vita quotidiana di cui si diventa consapevole nel momento delle privazioni.La quinta colonna rappresenta il pellegrinaggio alla Mecca.La bandiera contiene anche un triangolo equilatero verde in cui è racchiuso la mezza luna con una stella a 5 punte.Il rosso è il colore predominante nella storia della Turchia.La mezza luna decrescente e la stella sono simboli islamici ricchi di antiche leggende riferite all’impero ottomano pre-islamico.Si racconta che il sultano Murad II l’abbia vista disegnata sul suo petto prima della battaglia del Kossovo del 1448 con cui gli ottomani sconfissero le forze cristiane e inoltre presagivano l’assedio di Costantinopoli.

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Author: sara rullo

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