Quei contadini che dovevano vendere la famiglia…

virginia iacopino

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di Virginia Iacopino

Immane era la miseria di quei contadini che, non avendo altra alternativa, dovevano vendere la famiglia.

Lottavano per la sussistenza e nessun governo poneva rimedio al commercio della famiglia che, nel 1910, addirittura per decreto statale,ciò fu dichiarato legittimo.

I cinesi che non appartenevano alla casta dei ricchi faticavano ogni giorno per riempire la loro ciotola di riso.E’ stata la rivoluzione di Mao,un’opera che non ha precedenti nella storia dell’umanità,che risolse i problemi dell’assoluta povertà.Egli rappresenta il Risorgimento politico-economico-cultuale-sociale cinese.

Ha saputo interpretare, sviluppare ed applicare il marxismo-leninismo in maniera geniale.Da notare che il comunismo russo e quello cinese entrambi avevano come punti fondamentali di porre fine al feudalesimo nelle campagne, di abbattere il capitalismo dei monopoli privati ecc.ma tra i due comunismi esistevano delle differenze interpretative del marxismo e del leninismo che, con il tempo, ostacolarono i loro rapporti facendo cessare i loro reciproci aiuti in ogni settore.

L’Unione Sovietica e la Cina hanno affrontato in modo diverso, anzi opposto il problema agrario e quello dell’industrializzazione Mao non ha voluto unificare in una sola persona tutte le responsabilità di una impresa per cui criticò Stalin per aver imposto di far camminare su una sola gamba quella dell’industria pesante Togliatti ha sempre posto il problema dell’unità del comunismo in primo piano Poche ore prima di morire propose di affrettare il dialogo con la Cina, sciogliere i nodi per far fiorire fiori di mille specie secondo la parola d’ordine di Mao.Ci si augura che tra russi e cinesi si possa intraprendere il dialogo costruttivo per far fiorire il benessere collettivo.

E’ con la rivoluzione russa e cinese che è accaduto ciò che non era mai successo nei millenni di oppressione capitalista. Prima di queste rivoluzioni i contadini e gli operai erano sempre stati esclusi dalla vita politica e avevano vissuto in condizioni di assoluta miseria e sfruttamento da parte sia dei monopoli privati che dalle forze clericali imperialiste straniere.Ecco da cui nasce l’espressione la religione è l’oppio dei popoli.Il motto di Mao era:deporre il fardello e mettere in moto la macchina per poter così vedere la piuma di gallina salire in alto nei cieli,ciò significava dire:eliminare tutto ciò che appesantisce lo spirito e,se si commettono errori,bisogna ammetterlo e cercare di correggerli.

In sostanza Mao ha saputo realizzare il concetto di Confucio che predicava il razionalismo che badava molto più alle cose di questa terra che non a quelle dell’aldilà per cui nell’agire bisogna guardare il lato concreto e pratico delle cose.Netta è quindi la differenza del Dio onnipotente,onnipresente che però risiede nell’alto dei cieli e non si interessa di risolvere problemi terrestri.

Giorgio Grappi è convinto che il confucianesimo terrestre sarà capace di dirigere il commercio globale rafforzando i legami tra i vari popoli.Ciò avverrà perchè il confucianesimo è logistico e la logistica,in senso stretto,si associa a specifiche funzioni dell’organizzazione aziendale volte a coordinare vendite,acquisti e attività produttive.E’ il cielo che vede come vede il popolo,che ascolta come ascolta il popolo ecc.per cui è necessario coltivare la pace e la concordia con i vicini al fine di impedire contese ecc.

Il pensiero di Mao integra marxismo,leninismo,pratica rivoluzionaria dei popoli di tutti i paesi ed è stato capace di mandare in frantumi tutto il vecchio mondo dei despoti signorotti che tentano a mantenere l’ordine feudale.Il concetto del confucianesimo logistico sarà capace di mantenere la stabilità del mondo futuro ed equilibrerà armoniosamente i mercati interni ed esterni che si sfidano senza umanità.

Viviamo nell’era del disordine morale e materiale in cui le associazioni religiose hanno perso quei valori di giustizia sociale capaci di aiutare in modo disinteressato i discriminati della società,gli artigiani e i disoccupati.Approfittano e si arricchiscono sulle loro tragedie.E’ lo stato che deve risolvere questi problemi così come avviene negli stati comunisti.Sarà la Cina in ascesa in tutti i settori che potrà risvegliare la saggezza confuciana a cui Mao si è indirizzato per organizzare e portare avanti la sua rivoluzione.

La Cina è stata sempre ampiamente sufficiente dal punto di vista delle risorse e ciò che non possedeva se lo procurava attraverso la “via della seta” che si sviluppava per 8000 chilometri e costituiva gli itinerari commerciali tra l’impero cinese e quello romano.Attraverso la via della seta,insieme alle merci viaggiavano grandi idee che abbracciavano tutte le religioni per cui furono anche generati conflitti che alimentarono il sentimento nazionalista dei Boxer che costituirono un raggruppamento di contadini senza terra,carrettieri,artigiani,portatori di sedie,piccoli rivoluzionari ecc.I Boxer per la maggioranza provenivano dalla scuola di pugilato,volevano instaurare,attraverso l’auto difesa,giustizia e concordia.Combatterono contro le potenze religiose e non che avevano indebolito la Cina e se la spartivano con gli appalti della costruzione delle ferrovie e contro i Gesuiti missionari che anche loro saccheggiavano facendo anche costruire chiese e impadronendosi di beni a spese dell’impero.Minacciavano i funzionari locali,raccoglievano vagabondi,li convertivano e si servivano di loro per opprimere le masse non credenti e i Boxer.

Quelli che in Cina lasciarono il segno più marcato con i loro scritti e con le loro evangelizzazioni furono i Gesuiti considerati despoti filosofici illuminati soprattutto nelle ricerche scientifiche.Interferivano pesantemente in tutti gli affari cinesi.Alcuni di loro scaltri ed imbroglioni si erano personalmente nominati Mandarini.Spesso gli effetti del loro proselitismo non dava esiti positivi per cui si scatenavano ostilità tra confuciani, buddisti e taoisti con reciproche torture e uccisioni.Molti gesuiti furono imbarcati per tutta l’Europa;venivano risparmiati quelli che si rendevano utili.Il gesuita Matteo Ricci fu il più abile a cinesiggiarsi, indossò prima l’abito giallo dei monaci buddisti poco stimati dalle autorità cinesi,poi passò ai letterati confuciani schierati da parte del potere con cui poteva fare grossi affari leciti e illeciti.Forti furono a questo punto le rivalità tra francescani e domenicani che denunciarono i gesuiti di lassismo,superstizione,idolatria per cui Papa Clemente XI decretò contro i riti confuciani.

In questo grande disordine si scatenarono guerre civili. Mao con grande saggezza riuscì a portare avanti la sua rivoluzione che ha dato inizio ad una nuova fase storica:la fase di nuova democrazia creando nel popolo cinese un nuovo stile di lavoro che consisteva essenzialmente nell’unione della teoria con la pratica.In sintesi, il partito comunista cinese:abolì completamente la proprietà privata;diede ai contadini la terra da coltivare per il loro bisogno familiare.Istituì cooperative in tutti i settori che conservavano autonomia ma erano sotto il ferreo controllo di militari comunisti affinché non si potessero verificare corruzione,imbrogli ed intrallazzi per ritornare ai vecchi privilegi.

Introdusse il controllo dei prezzi,intraprese progetti per promuovere le attività scientifiche,i diritti delle donne,delle minoranze ecc.Mao con la sua rivoluzione culturale seppe arricchire la teoria di Hegel e di Marx sviluppando idee pratiche ferocemente avversate da Chiang Kai Shek appoggiato dagli Stati Uniti per sconfiggere il comunismo e la cultura teorica e pratica che cresceva rapidamente dando buoni frutti.Mao ha insegnato e può ancora essere da guida a tutti gli uomini di buona volontà a preoccuparsi,come insegna il confucianesimo,della vita delle masse,a far attenzione ai metodi di lavoro che difendono gli interessi di tutti gli onesti lavoratori elevando così il loro entusiasmo.Ha lasciato una grande eredità che non può essere sconfitta nemmeno dall’oscurità isterica di xenofobia contro i comunisti.

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Author: redazione.news

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