Melito, Virginia Iacopino su quadro Vergine Maria

virginia iacopino

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Riceviamo e Pubblichiamo

dalla poetessa Virginia Iacopino

CHI HA DIPINTO IL QUADRO DELLA VERGINE MARIA DI MELITO PORTO SALVO? NON POTREBBE ESSERE OPERA DI UN PITTORE DEGLI ALBERTI DEL FEUDO DI PENTIDATTILO?

Gli Alberti costituirono una delle più antiche e illustri famiglie fiorentine-ghibelline. Appartenevano ad essa insigni pittori. Cherubino Alberti riprodusse opere di Michelangelo, Raffaello e Caravaggio. A Firenze, per lungo periodo, la Vergine Maria è stato soggetto prediletto di pittori credenti e non credenti. L’albero genealogico degli Alberti è molto frondoso ma in quasi tutte le loro famiglie troviamo sempre qualche raffinatissimo pittore, scultore, poeta ecc.
Se il quadro di Maria Stella del Mare, non firmato, non fosse opera di un artista degli Alberti si può supporre di essere stato venduto o regalato ai marchesi Alberti dal notaio Poggio Bracciolini attivissimo segretario papale e scopritore di diverse opere pittoriche dimenticate o nascoste nelle stanze dei monasteri che, dopo lo scisma cristiano, Roma aveva bloccato il commercio di tutte le merci turche che si vendevano ai pellegrini che andavano a Roma a visitare la tomba di San Pietro.

Poggio Bracciolini aveva sposato la diciottenne Selvaggia Buodelmonte appartenente ad una famiglia della nobiltà feudale fiorentina;potrebbe supporsi l’esistenza di rapporti di frequentazione di casta?
Gli antichi melitesi,osservando il mare dalla contrada Maiorana,vedevano (secondo me è più razionale dire credevano di vedere) un bianco cavallo che galoppava in alto mare tempestoso portando sul suo dorso la Madonna con in braccio il Bambino. Al ritmo dell’onda il cavallo appariva e spariva per librarsi,infine,su nell’alto del cielo.Con un po’ di suggestione esaltata dalla fede religiosa,il gioco fantasmagorico delle nuvole fa vedere questo ed altro.Secondo me ognuno può credere ciò che vuole se la sua fede religiosa,qualunque essa sia, lo soddisfa e lo rasserena.
Con il passare del tempo le apparizioni della Vergine,esperta cavallerizza, caddero nell’oblio perchè:”Di la Turchia si partiu. Intra a navi fu portata e sbarcò in fedi pia sutta Melitu Maria”.
Si racconta che,sulla stessa nave mercantile proveniente dalla Turchia, sbarcò anche la donna melitese che il sultano dell’harem turco rimpatriava in quanto la sua bellezza femminea era sfiorita.Ella stralunata girovagava tra le capanne dei pescatori in cerca di chi o di che cosa? Ma ecco,il miracolo avvenne. La Madonna misericordiosa le aveva concesso la grazia di riconoscere ed essere riconosciuta dal figlio che aveva partorito pochi giorni prima di essere rapita dal solito sbarco dei turchi che facevano razzia sulle coste meridionali.

In una preghiera recente recitata alla Madonna di M.P.S. si legge che “Lei ha voluto la costruzione del Santuario in questo sperduto lembo calabrese, contesa terra che, a volte sembra diventata terra di nessuno” (personalmente toglierei il sembra).
Di rappresentazioni e di apparizioni di Madonne in tutto l’occidente si sono verificate in particolari periodi elettorali e di crisi religiose;in quale occasione avverrà la prossima?
La Vergine morta del Caravaggio destò molto scalpore;venne ritenuta dal clero un dipinto sacrilego non per la morte dell’Immacolata ma perchè la modella che aveva posato per il dipinto era una cortigiana il cui cadavere, successivamente, fu ripescato dalle acque limacciose del Tevere. Restò un mistero:suicidio o altro?

L’opera non degna di stare sull’altare di una chiesa fu svenduta alla chetichella al duca di Mantova ed ora fa bella mostra per il grande pubblico che visita il museo di Louvre.
Il Caravggio dovette darsi alla fuga andando ramingo per tutta la Francia.Per la chiesa papale la sua libertà di visione costituiva,in questo caso,scandalo stravagante fuori da ogni schema religioso.
La mariolatria è fantasiosa.C’è chi afferma di avere reliquie taumaturgiche impregnate di latte materno della Madonna capace di concedere qualsiasi grazia a condizione che ci sia una fede profonda ma senza però alcuna pretesa di miracolo.
Famosa in tutta l’ex Unione Sovietica è la Madonna che fece la grazia al principe russo per sconfiggere i tartari.

La battaglia di Lepanto che liberò Cipro e Venezia dagli infedeli turchi fu vittoriosa grazie alle preghiere della lega delle potenze cattoliche di cui faceva parte la Serenissima e la Santa Sede.
Non si finirebbe mai di scrivere di Maria.Avverte San Martino: Se non vuoi restar sommerso dalle tempestose tentazioni della carne non devi mai allontanare gli occhi dalla Vergine Maria.
Scrive Alberto Magno:Maria non poteva essere più unita a Dio se non diventando Dio giacchè Dio non poteva farla più grande che farla sua madre che ha partorito Cristo (trinità).E’ Maria che ottiene quanto vuole anche a beneficio dei peggiori peccatori che si convertono.
Anch’io desidero esprimere una libera licenza poetica:Viva Maria. Vergine turca. Giovane madre. Pura di cuore, piena d’amore, spezza la verga degli iniqui oppressori.
Se non vi siete mai chiesto il perchè le antiche Madonne sono vestite di rosso coperte da un mantello blu è perchè il rosso è il colore del sangue, del corallo, del fuoco e del sole. Il rosso dell’alchimia rigenerava il principio attivo per potenziare le forze occulte dell’anima realizzando una particolare specie di immortalità dopo la morte con la rinascita.

Gli Atzechi bevevano il sangue di fanciulli prima di effettuare il loro sacrificio per ottenere miracoli.
Oggetti di color azzurro venivano impiegati anticamente dagli ebrei per scacciare il malocchio portato dai rari individui che avevano in quelle regioni occhi azzurri.Questa è la legge più reazionaria per difendersi contro i diversi che invadono le terre altrui (es:zingari,gente di colore ecc.)
Invito ad osservare le pietre preziose che sono sulla corona della Madonna e del Cristo nel dipinto della Vergine di P.S. sono sette e si alterna il rosso con il blu. Il numero sette è simbolico così come il numero tre; sono simboli esoterici degli antichi cristiani. E’ da notare poi che la corona del Cristo termina con tre punte a forma di croce che rappresenta la Trinità.

Altro lungo discorso interessante è la cromoterapia capace di curare mente e corpo attraverso la combinazione del rosso e dell’azzurro. Entra in causa la fisica delle onde o radiazione elettromagnetica dello spettro della luce. Oggi esistono molti centri specializzati in terapie psicocorporee. Il rosso e l’azzurro rappresenta la nostra anima che ha bisogno di essere continuamente rigenerata per non precipitare nel nero dell’inferno.

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Author: Maristella Costarella

autore e collaboratore di ntacalabria.it

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