Melito, “Una città da #cambiare” risponde al sindaco Meduri

una città da cambiare

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“Una città da #cambiare” ha risposto alla replica alla nota del Sindaco Meduri, prot. n. 3024 del 09/02/2016, in risposta all’interrogazione avente per oggetto “Operazione di rinegoziazione dei mutui del comune con la Cassa Depositi e Prestiti secondo semestre 2015“.

La replica del Movimento, in forma integrale, è stata trasmessa al Sindaco, al vicesindaco, con delega al Bilancio, Finanze, Affari Generali e Personale ed al Presidente del Consiglio.

OLTRE 2,2 MILIONI DI EURO A DANNO DEI CITTADINI: è quanto si sarebbe potuto risparmiare procedendo alla rinegoziazione dei mutui.

In data 12/01/2016 i consiglieri comunali Carmelo Minniti e Antonina Iaria, hanno presentato un’interrogazione riguardante la Rinegoziazione dei mutui, a cui il Sindaco ha risposto in data 09/02/2016 (nota prot. 3024), anche in questo caso ben oltre i termini previsti dal Regolamento sul funzionamento del Consiglio comunale e a seguito di diffida formalmente depositata. Ci piacerebbe innanzitutto far capire ancora una volta al Sindaco, che le interrogazioni presentate dai consiglieri comunali non sono fatte a titolo personale o peggio ancora per polemica, ma devono essere intese come richieste fatte dai cittadini che li hanno eletti e, soprattutto, per tutelare gli interessi generali della popolazione.

Tornando alla questione in oggetto, dobbiamo dire che la risposta che il Sindaco data alla nostra interrogazione sulla “rinegoziazione dei mutui” ha dell’incredibile ed è assolutamente insoddisfacente: dimostra che il Sindaco e il suo staff non conoscono neanche il problema, nemmeno sotto il profilo meramente contabile. In primo luogo, a differenza di quanto da affermato dal sindaco, i mutui attivi del Comune al 31/12/2015 sono 57 e non 139; se volesse ulteriormente smentirci, La invitiamo ad allegare l’elenco dei 139 mutui che Lei dichiara nella sua eventuale replica. A questi 57 mutui, che potevano essere rinegoziati, se ne aggiungono altri 2, stipulati dalla Commissione Straordinaria, che invece non potevano essere oggetto di rinegoziazione (in questo caso è previsto un interesse dell’1,9%). Sulla base di queste considerazioni risulta assolutamente falsa anche la sua affermazione relativa all’importo di debito residuo al 31/12/2015, che non è di € 10.589.650,25, ma ben € 22.211419,68, tenendo conto anche dei 2 mutui stipulati dai Commissari per pagare i debiti pregressi (al 31/01/2016 = €10.820.011,67 per i 57 mutui + € 11.391.408,61 per gli altri 2 mutui).

Vorremmo fosse chiaro anche ai non addetti ai lavori che la “rinegoziazione” consiste semplicemente nella riduzione degli interessi, riduzione che avrebbe comportato un netto risparmio per i cittadini melitesi.
Considerato che l’ammontare degli interessi da pagare per i 57 mutui è di € 4.578.669,65 (tasso ponderato del 5,09%), se l’amministrazione avesse fatto richiesta di rinegoziazione, i cittadini, attraverso la riduzione del tasso di interesse, avrebbero putto risparmiare oltre 2.250.000,00 € (circa la metà degli interessi che si devono pagare attualmente). I soldi così risparmiati, non avendo vincolo di destinazione, si sarebbero potuti spendere anche come spesa corrente: pagamento bollette dell’energia elettrica, riparazione strade, servizi di assistenza… Crediamo che ciascun cittadino, con la “diligenza del buon padre di famiglia”, che dovrebbe ispirare l’azione dei nostri amministratori, avrebbe trovato come utilizzarli al meglio.

Incredibile è anche l’affermazione del Sindaco che giustifica la mancata rinegoziazione come una precisa scelta politico-amministrativa, sottolineando che non ci sarebbe stato alcun risparmio e che, anzi, l’operazione avrebbe comportato un aumento dell’indebitamento, dovuto ad una dilatazione dei tempi di ammortamento dei prestiti. Una simile affermazione è in netto contrasto con quanto dichiarato dal Sindaco nella sua stessa risposta : “un primo effetto della rinegoziazione dei prestiti sarebbe stato indubbiamente la riduzione dell’ammontare complessivo delle rate da pagare per ogni esercizio finanziario, con riduzione sia della quota capitale e sia di quella per interessi”.

Sulla base di tutto questo, siamo assolutamente insoddisfatti per la risposta, non tanto e non solo perché ci siamo resi conto di quanto inadeguato sia il Sindaco nelle situazioni tecnico-contabili, ma soprattutto perché i cittadini melitesi, perdendo l’occasione di risparmiare più di 2.250.000,00 €, sono stati ancora una volta penalizzati dall’amministrazione per l’incapacità di sfruttare l’opportunità di ridurre drasticamente il debito dell’ente ricorrendo alla rinegoziazione dei mutui, che, per sua natura, è molto favorevole a chi è in grado di richiederla“.

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