Denunciati 4 cacciatori a Motta, Montebello e San Lorenzo

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Continuano serrati i servizi di controllo per la prevenzione e repressione dei reati sulla caccia, predisposti dal Comando Provinciale di Reggio Calabria.

Quattro cacciatori denunciati, quattro fucili con relativo munizionamento e cinque richiami elettroacustici illegali sequestrati, sono il risultato di cinque distinte operazioni svolte negli ultimi giorni dal personale dei Comandi Stazione di Reggio Calabria e di Melito di Porto Salvo.

Il reato comune in tutte le operazioni è stato l’utilizzo illegale di richiami elettroacustici, espressamente vietati dalla legge quadro sulla caccia 157/92, in grado di riprodurre perfettamente il canto di svariate specie di uccelli, attirando così le prede verso il cacciatore, appostato nei pressi dell’apparecchio acustico .

I cacciatori denunciati sono: S.L. di anni 50, individuato in località “Sarto” del Comune di Motta San Giovanni; M.F. di anni 18, nato a Reggio Calabria, individuato in località “Egua” del Comune di Montebello Ionico; L.G. di anni 51, sorpreso in località “Carviale” del Comune di Montebello Ionico; F.P.R. di anni 60, intercettato in località “San Pantaleone” del Comune di San Lorenzo.

Identico il modus operandi dei cacciatori denunciati; per attirare degli uccelli da abbattere utilizzavano dei richiami elettroacustici illegali in gradi di riprodurre il verso della preda, in questo caso quello del “Tordo Bottaccio” (Turdus philomelos), un uccello migratore della famiglia dei Turdidi, presente in Italia da ottobre a marzo.

Ma ad essere “richiamati”, stavolta, sono stati gli agenti forestali che hanno deferito in stato di libertà tutti e quattro i cacciatori all’Autorità Giudiziaria e posto sotto sequestro penale quattro fucili da caccia con il relativo munizionamento nonché tutti gli apparecchi elettroacustici di richiamo.

Contestualmente sono state avviate le procedure per l’eventuale sospensione della licenza di fucile uso caccia, per come previsto dall’art.32 della legge quadro sulla caccia.

Le attività di polizia, su specifiche disposizioni impartite dal Comando provinciale, proseguono incessantemente, considerata la recrudescenza dei reati in tale settore.

Le operazioni sono state effettuate anche grazie alla preziosa collaborazione offerta dai volontari dell’associazione ambientalista CABS Bird Guard, operante in tutto il territorio provinciale.

Il Corpo forestale dello Stato esorta tutti i cittadini ad essere parte attiva nella difesa dell’ambiente segnalando ogni reato al 1515 numero di emergenza ambientale.

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Author: redazione.news

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