Bova Marina, al via “Calabria tra accoglienza e aggressione”

Bova Marina

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Calabria tra accoglienza e aggressione. Una rinascita possibile”. E’ questo il titolo della serie di film che saranno presentati prossimamente nell’ambito della programmazione estiva del Comune di Bova Marina. Su iniziativa dell’Amministrazione Comunale, con la collaborazione del Circolo Culturale Guglielmo Calarco, saranno presentati due film di giovani registi: lunedì 8 agosto alle ore 21.00 in Piazza Municipio “Il paese dei bronzi” di Vincenzo Caricari e martedì 9 agosto ore 21.00 in Piazza  Municipio “Mare carbone” di Gian Luca Rossi.

“Il paese dei bronzi”, realizzato nel 2010, racconta la felice realtà di convivenza e integrazione resa possibile a Riace dall’instancabile attività amministrativa del Sindaco Domenico Lucano  e dai progetti di accoglienza ideati e realizzati dallo stesso. Vincenzo Caricari, giovane regista sidernese, è autore di opere su temi di impatto sociale come “GGGiovani – i ragazzi di Locri” sulla ribellione dei giovani locresi a seguito dell’omicidio Fortugno, “La guerra di Mario” sulla triste vicenda di Mario padre di Gianluca Congiusta, il cortometraggio “Il ladro” e il recentissimo corto “Rosa” selezionato al Festival di Cannes 2016. Caricari ha inoltre collaborato alla realizzazione del film “Il volo” di Wim Wenders, ha lavorato nel casting di “Anime nere” di Francesco Munzi e di “Il sud è niente” di Francesco Mollo e collabora attivamente da diversi anni alla direzione artistica  del RiaceinFestival annuale manifestazione culturale che si svolge a Riace.

“Mare carbone”, realizzato nel 2015, è stato premiato quale miglior documentario al Festival Cinemambiente di Torino e racconta invece di un progetto di aggressione al territorio tentato con la realizzazione di una Centrale a carbone a Saline Ioniche, zona dell’area grecanica già deturpata dalla installazione della Liquilchimica. Il film, che ricevuto numerosi altri riconoscimenti per il valore interesse politico – ambientale, non è un documentario di inchiesta ma viene narrato sia attraverso lo sguardo di Margherita tornata alla sua terra di origine e alle sue radici sia attraverso le immagini che raccontano la bellezza e le ferite della Calabria. La realizzazione del film è stata resa possibile con il coinvolgimento di realtà associative attive sul territorio quali il Coordinamento delle Associazioni dell’Area Grecanica,  Legambiente e No Carbone. Gian Luca Rossi è un registra valdostano legato da ragioni di affetto alla Calabria, diplomato in regia cinematografica all’ESEC di Parigi e in regia teatrale al CIC di Roma. Ha al suo attivo numerosi programmi, documentari, reportage e cortometraggi, tra i quali “ Ho ammazzato Berlusconi” scritto e diretto insieme a Daniele Giannetto, è titolare da oltre dieci anni della casa di produzione Korova.

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