Il bergamotto? Con la “melitidina” addio colesterolo

bergamotto

Questo post é stato letto 138030 volte!

di Mimmo Musolino

L’essenza e l’estratto di bergamotto è entrata nella Top Ten mondiale dei primi dieci prodotti agricolo- alimentari; ora non è più, soltanto, così da quando dei ricercatori dell’Università di Cosenza hanno sperimentato la grande valenza e importanza del succo del bergamotto nella scienza medica scoprendo che nel succo di bergamotto esistono dei principi attivi che inibiscono la produzione nel sangue del colesterolo, causa di gravissime malattie cardiovascolari molte volte fatali.

Tali principi attivi sono stati battezzati: “MELITIDINA” in onore al Bergamotto prodotto a Melito Porto Salvo; “PERIPOLIDINA”, in onore del Bergamotto coltivato a Condofuri (in onore di Peripoli, l’antica Condofuri) e “BRUZZITIDINA” in onore della città di Cosenza sede della Università che si è impegnata in questi straordinari studi scientifici. Questo dato importantissimo è stato espresso e ribadito nel corso di un incontro tenutosi presso il Circolo culturale “Meli“, a Melito di Porto Salvo in occasione della iniziativa “Citrus Slices “ e dal titolo: “spunti di riflessione su forme di tutela e valorizzazione del bergamotto“.

L’incontro, che è stato coordinato e introdotto dal presidente, Avvocato Pasquale Pizzi, ha visto l’intervento di Paolo Praticò, cultore ed esperto di eventi e tradizioni locali, che ha deliziato la numerosa ed attenta platea di soci e di cittadini di un “excursus” sulla importanza della coltura del bergamotto nella economia melitese, citando tutte le fasi della utilizzazione dei frutti: da quelli di cascola, la “rangeglia“, alla produzione della “lambicca“, “al pastazzu” per mangime per animali, alla buccia per estrarre l’essenza e fare i “canditi “ ed al succo ecc.ecc…, da qui il concetto che dal bergamotto si utilizza tutto e non si butta niente… come avviene per il porco.

La serata che si è sviluppata ai massimi livelli per gli interventi dei due fra i più alti e qualificati esponenti della storia della bergamotti coltura: l’On. Natino Aloi, già consigliere comunale di Reggio Cal., Consigliere Provinciale e Regionale, deputato ed uomo di governo nazionale, il quale ha impegnato gran parte della sua attività politica e parlamentare alla coltura del bergamotto riuscendo a far approvare la legge in favore della bergamotto detta, appunto, “legge Aloi “e che è tutt’ora la base di partenza per tutte le iniziative e sovvenzioni in favore del bergamotto. Ora che l’on. Aloi non ha incarichi politici si dedica alla letteratura che ha sempre come oggetto principale il bergamotto, e l’ultimo suo lavoro “Il bergamotto di Reggio Calabria“ ha riscosso un lusinghiero successo.

Il Presidente del Consorzio del Bergamotto l’avvocato Ezio Pizzi, che è anche presidente del Consorzio di Tutela del bergamotto e dell’Associazione di produttori di bergamotto UNIONBERG, ha illustrato le importantissime iniziative messe in atto in questi ultimi tempi con la conquista dei mercati internazionali e non solo per quanto riguarda l’essenza ma anche e soprattutto del frutto fresco e per la utilizzazione del bergamotto in medicina e gastronomia. Difatti, a quanto pare, ci si deve preoccupare (ciò era impensabile fino a poco tempo indietro) di aumentare e qualificare la produzione per poter soddisfare le richieste che provengono dai mercati esteri ed a prezzi molto remunerativi. 

Con queste nuove e feconde politiche in direzione tecnico-agronomiche, strategie di mercato, ricerca scientifica e, complessivamente, di sviluppo della bergamotticoltura, è possibile, concretamente, pensare e credere che l’economia dell’Area Grecanica e della fascia costiera da Cannitello di Villa San Giovanni a Bianco (ambito territoriale dove si coltiva circa il 70- 80 % del bergamotto) possa vivere una importante ripresa economica, anche sotto l’aspetto occupazionale.

Questo post é stato letto 138030 volte!

Author: redazione.news

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *