“Dove andrà a finire il mito curdo?” di Virginia Iacopino

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Di Virginia Iacopino

IN SOGNO ZOROASTRO (Zarathustra) SEMPRE CI APPARE. PORTA BORSE PIENE D’AMORE CHE OFFRIRA’ NEL GIORNO DI NEWROZ A CHI GIACINTI E TULIPANI E INSIEME A TANTI DONI DARA’ A TUTTI I POVERI BISOGNOSI.UNA VERGINE SI BAGNERA’ NEL LAGO, IMMERSA IN UNA LUCE SOPRANNATURALE INCINTA RIMARRA’. PARTORIRA’ IL SALVATORE DI TUTTA L’UMANITA’ CHE UCCISO SARA’. IL SUO CORPO, LA SUA ANIMA, IL SUO SPIRITO, LA SUA GLORIA IN CIELO SALIRA’ DOVE IL CREATORE CON I SUOI SETTE ARCANGELI LO ACCOGLIERA’. (Canto popolare tradizionale recitato dai Curdi nel giorno del loro primaverile capodanno che è il newroz).

Prima dell’islamizzazione i Curdi praticavano la religione di Zarathustra profeta iracheno che, appena nato, subì quattro tentativi di omicidio da parte di esseri malvagi che: lo fecero calpestare da una mandria di buoi, tentarono di bruciarlo vivo, di farlo sbranare dai lupi, di pugnalarlo, ma Zarathustra fu sempre salvato dagli angeli. La madre lo concepì immersa in una luce soprannaturale che rese incandescente, per tre notti, i muri di casa. I demoni, terrorizzati, si dettero alla fuga.Il neonato sorrise e il suo corpo, la sua anima, il suo spirito furono trasmessi al Dio unico che egli incontrò a 30 anni nel mentre faceva il bagno nel fiume Amir Dar’ja che nasce dal Pamir a 7495 metri d’altezza. In tutto 7 furono gli incontri con Dio che gli consegnò “la rivelazione” ordinandogli di diffonderla nel mondo. Zoroastro fu il maestro di Pitagora che credeva nell’immortalità dell’anima nella forma di suggestione magica.

Con il passare dei secoli lo Zoratrismo si mescolò con l’Islamismo, con il Cristianesimo e con il Buddismo ma non sempre pace regnò. Ogni religione apportava modifiche. Gli Yezidi, discepoli curdi, considerati senza capacità creativa, si rifiutarono di farsi musulmani per cui, additati come adoratori del demonio, vennero sottoposti a dure persecuzioni da parte dei loro conterranei islamici, cristiani ecc. Negli anni trenta furono molti Yezidi che si rifugiarono nel Caucaso russo dove non furono perseguitati ma tollerati. Oggi li troviamo in Germania come lavoratoti emigranti. Importante è riflettere che tra una religione e l’altra esistono alcune sfaccettature e sono queste, e lo saranno, che diventano motivo di speculazione per divenire fonte di mero guadagno del clero professionista.

Abramo,primo patriarca, viene ricordato nella religione ebraica, cristiana, musulmana e dei testimoni di Geova come l’uomo dalla grande fede, delle promesse alleato di Dio. Ma mentre Abramo rinuncia al sacrificio degli esseri umani senza rifiutare l’uccisione degli animali per cibarsene, Zarathrusta invece negava anche l’uccisione degli animali. Per questo venne perseguitato dalla casta sacerdotale. Si dette alla fuga. Dopo lunghe ricerche riuscirono a trovarlo, aveva 77 anni, stava pregando, lo pugnalarono alle spalle; morì e immediatamente salì al cielo.

Nel corso delle guerre di religione i Curdi furono costretti a sperimentare sulla loro pelle l’uso della religione come arma di pressione politica alla quale piegarsi per sopravvivere. Oggi la maggior parte di loro si riconosce nella fede islamica sunnita ma senza mostrare un eccessivo attaccamento all’osservanza di riti e formulari. Sulla bandiera della regione del Kurdistan iracheno vi è disegnata un’aquila che tiene tra le sue ali il sole che illumina i peshmerga cioè i combattenti della morte che hanno lottato nelle guerr dell’Iraq, Iran e nella seconda guerra del golfo affiancando le forze speciali americane contro Sadan Hussein che rispose distruggendo strade, ferrovie e scuole, contro Gheddafi, contro gli islamici dell’Isis e per queste loro missioni hanno ricevuto ingenti quantitativi di armi dell’ultimo tipo.

Anche l’Italia ha contribuito ad armarli. E il grande sogno del Kurdistan unito ed indipendente si è spezzettato in molte frazioni usate dalle grandi potenze. Berlino rivaluta i Curdi islamici giunti in Germania in qualità di forza lavoro sfruttata. Manca da Berlino una presa di posizione chiara e ufficiale sulla possibilità di un Kurdistan autonomo ciò non assicura una pace nella politica estera visto che in questi ultimi anni nei paesi come la Turchia, l’Iraq,la Siria e il Libano la situazione politica è cambiata drasticamente. Bisogna fare molta attenzione, come le persone, anche i conflitti emigrano. Il rapimento e la condanna a morte di Ocalan,di Gheddafi,di Sadam Hussein hanno riaccesa la drammatica situazione delle popolazioni curde,turche,iraniane,irachene,libici.Si sono rafforzati i virulenti movimenti nazionalisti di estrema destra ispirati all’ideologia nazi Hitleriana di stampo feudale mafioso che si scontra col fronte del partito comunista marxista dei lavoratori che sono partigiani a torto chiamati terroristi.I vari partiti sono frammentati in gruppi. Nessuno di questi riesce a coordinarsi con gli altri né sono capaci di mandare un chiaro messaggio di solidarietà al mondo esterno. Il movimento delle donne armate combattenti per la libertà lottano contro la destra fascista, rifiutano l’etichetta di femminismo, si ispirano ad una dottrina marxista-leninista la cui versione curda è stata teorizzata e praticata da Ocalan.

Gli Stati Uniti, l’Unione Europea e la Nato considerano questo un movimento terroristico. Trump fornisce armi per distruggerlo. Amnesty International denuncia gli arresti, i maltrattamenti, le torture e le morti sospette nelle carceri. Erdogan ripete all’infinito che non permetterà mai la creazione di uno stato curdo. Dove andrà a finire il mito curdo?

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Author: Maristella Costarella

autore e collaboratore di ntacalabria.it

1 thought on ““Dove andrà a finire il mito curdo?” di Virginia Iacopino

  1. Una lettura piacevole!
    Solo una domanda: perché ha indicato i testimoni di Geova come un gruppo a parte rispetto ai cristiani?
    Il nome della loro Chiesa è “Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova”.
    Cordialità.
    Guido Aiello

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