Attilio Bolzoni presenta alla Ubik di Catanzaro “Uomini soli”. Brugnano (COISP): “Il ricordo di tanti colleghi non verrà cancellato”

PRESENTAZIONE LIBRO UOMINI SOLI DI ATTILIO BOLZONi

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PRESENTAZIONE LIBRO UOMINI SOLI DI ATTILIO BOLZONi
PRESENTAZIONE LIBRO UOMINI SOLI DI ATTILIO BOLZONi

Si rinnova anche quest’anno, in occasione dell’anniversario del 19 luglio, data in cui nel 1992 persero la vita il Giudice Paolo Borsellino e gli “angeli custodi” della sua scorta, l’appuntamento con il ricordo e la storia nella città di Catanzaro organizzato dal Coisp – il Sindacato Indipendente di Polizia.

Il ricordo doloroso di quella fase stragista che insanguinò il Paese lasciando dietro una scia di dolore e morte, che ha segnato le vite di tutti. La storia di quelle donne e quegli uomini che non si sono tirati indietro e hanno servito lo Stato fino al sacrificio estremo, quello della vita.

“Uomini soli” li chiama Attilio Bolzoni nel suo ultimo libro. Uomini che sono stati lasciati soli sempre, diremo noi. A vent’anni dalle stragi di Capaci e via D’Amelio il Coisp, a costo di sentire ancora forte quel dolore, vuole perpetrare il ricordo raccontando la storia. Ed è con questo spirito che si terrà l’incontro fissato per domani 12 luglio, alle ore 19,00, presso la libreria Ubik nel quartiere lido di Catanzaro, durante il quale verrà presentato, alla presenza dell’autore Attilio Bolzoni, proprio il libro “Uomini soli”.

L’incontro sarà moderato dal giornalista Domenico Iozzo, mentre l’introduzione spetterà a Piero Affatigato dell’Ufficio Stampa Nazionale del Coisp. Interverranno anche Nunzio Belcaro, titolare della Ubik di Catanzaro, Guido Marino, Questore di Catanzaro e Roberto Rizza, Consigliere Comunale della città capoluogo. Sarà presente anche il Procuratore Aggiunto di Catanzaro Giuseppe Borrelli. “Un libro non può dare risposte ma può aiutare a non dimenticare. – Dice Giuseppe Brugnano, il Segretario Regionale del Coisp.

Non dimenticare che il quelle stragi vi furono Poliziotte e Poliziotti che persero la vita e che ogni giorno ci sono Poliziotte e Poliziotti che rischiano di perdere la vita per difendere e servire lo Stato non in quanto entità estratta ma in quanto insieme di regole che servono a garantire la convivenza della comunità. Ma oggi, come vent’anni fa, queste Poliziotte e questi Poliziotti, sono “Uomini soli”. Poco è cambiato per garantire, a loro che tutelano la sicurezza, una tutela per la loro sicurezza. Ancora molto c’è da fare, – conclude Brugnano – ma non una goccia di sangue in più può essere versata”.

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Author: Cristina

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